Nel panorama culturale di Roma ci sono tante piccole mostre ma di grande interesse, dove è possibile conoscere fotografi di talento poco noti, tra queste mostre c’è quella che ha avuto l’inaugurazione il 14 aprile. Purtroppo durata solo un giorno organizzata da Claudia Esposito artista eclettica fotografa, modella, ballerina che ha voluto con la sua mostra dal titolo “punti di svista” unire fotografi e pittori, e una performance di musica e danza in un connubbio perfetto di fusioni tra l’aspetto espositivo e coreografico usando forme di linguaggio diverso, portando lo spettatore ad attraversare in esso un viaggio emozionale.
La location della mostra nella galleria spazio t24 è situata nel centro storico di Roma, all’interno del ghetto ebraico, in una cripta romana sconsacrata, luogo particolare che ha saputo valorizzare bene le opere esposte.
Il tema è il ritratto in bianconero per i fotografi, a colori per i pittori, creando due spazi espositivi distinti ma interconnessi fra loro, in una escalation di crescenti emozioni visive, partendo dalla fotografia fino a dipinti di grandi dimensioni.
Ogni artista ha rappresentato il suo lavoro, interpretando il ritratto secondo il suo personale punto di vista, tra realtà e romantica teatralità.
Ritratti realizzati e curati in ogni dettaglio in studio, come quelli di Angelo Comparato, Denis Gerolini, Francesco micheli, Carlo Petretto, Alessandro Giaconelli, Diego D’attilio, Luciano Petruccioli, Cristiano Lippi dove emerge il pensiero del fotografo e la personalità del soggetto fotografato, piene di pathos e drammaticità , o delicatamente romantiche come quelle di Annalisa Buongiorno e Maura Managheddu, fino ai ritratti rubati in strada , che mostrano persone perse nei loro pensieri, nelle foto di Alessandro Bianco, Massimo Brugnetto, e Stefano Ulisse o nelle azioni di vita quotidiana nelle foto di Angelo Montepaone e di Stefano Fantuzzi.
